Adeguamenti salariali per i contrattisti: Di Stefano risponde a Nissoli (Fi)

ROMA\ aise\ – “Nell’ambito della legge di bilancio per il 2022 contiamo di incrementare lo stanziamento per le retribuzioni del personale a contratto a legge locale nell’ordine di 400 mila euro, a decorrere dal 2022”. È quanto sostenuto dal sottosegretario agli esteri Manlio Di Stefano che ieri, in Commissione Esteri, ha risposto alla interrogazione di Fucsia Nissoli (Fi) sugli adeguamenti salariali per il personale a contratto della Farnesina.
Posto che la legge 62/2021 – Modifiche al Titolo VI del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, numero 18, in materia di personale assunto a contratto dalle rappresentanze diplomatiche, dagli uffici consolari e dagli istituti italiani di cultura – è entrata in vigore il 29 maggio scorso, Di Stefano ha ricordato che “l’articolo 157 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967, così come modificato dalla legge n. 62, prevede ora l’equiparazione dei tre parametri per valutare le richieste di adeguamento retributivo: 1) costo della vita; 2) retribuzioni corrisposte nella stessa sede da organizzazioni internazionali, rappresentanze diplomatico-consolari e istituzioni culturali di altri Paesi; 3) mercato del lavoro locale, pubblico e privato. Prima della riforma veniva attribuita attenzione primaria alle retribuzioni delle altre Ambasciate presenti in quel determinato Paese”.
Il sottosegretario ha quindi sottolineato che “la legge n. 62 del 2021 non ha introdotto alcun fondo specifico per gli adeguamenti retributivi, che rimangono finanziati sul capitolo di bilancio indistinto destinato al personale a contratto. È su questo capitolo – ha spiegato – che viene pagato ogni onere connesso agli impiegati, incluso l’incremento di spesa che il capitolo registra di anno in anno anche in conseguenza degli aumenti retributivi”.
La Farnesina, ha aggiunto, “è sistematicamente impegnata a valutare con spirito di apertura la compatibilità di ogni richiesta di revisione retributiva con le tre condizioni delineate dall’articolo 157”.
Quanto ai Paesi citati da Nissoli nell’interrogazione, Di Stefano ha precisato che “negli Stati Uniti e in Argentina gli aumenti retributivi concessi rispettivamente nel 2016 e nel 2017 hanno determinato un livello stipendiale conforme ai parametri di legge, anche nella sua versione novellata nel 2021. Il mancato accoglimento delle richieste presentate nel 2021 nei due Paesi sopra citati deriva invece dalla assenza dei presupposti di conformità rispetto a tali parametri. Valuteremo comunque con la massima attenzione la riproposizione delle richieste di adeguamento retributivo debitamente argomentate e documentate”.
Quanto al Brasile, qui “gli impiegati a contratto hanno beneficiato di un significativo aumento delle retribuzioni nel corso del 2020”.
Più in generale, ha detto ancora Di Stefano, “negli ultimi 10 anni i dipendenti a contratto hanno beneficiato in 231 occasioni di adeguamenti retributivi. Alcuni Paesi ne hanno infatti beneficiato più volte. Questo dimostra come la Farnesina sia costantemente impegnata a riscontrare in maniera positiva le richieste che soddisfino le condizioni stabilite dalla legge”.
“Come ricordato dall’interrogante, – ha precisato il sottosegretario – sul relativo capitolo di spesa sono state da ultimo stanziate risorse aggiuntive per un incremento complessivo di un milione e quattrocentomila euro, destinato specificamente all’adeguamento degli stipendi. Queste risorse hanno contribuito a garantire una maggiore programmabilità e sostenibilità della spesa nel breve e medio periodo. Nell’ambito della legge di bilancio per il 2022 contiamo di incrementare lo stanziamento per le retribuzioni del personale a contratto a legge locale nell’ordine di 400 mila euro, a decorrere dal 2022”.
“L’approvazione di questo aumento fornirebbe un contributo molto importante per l’adeguamento delle retribuzioni sulla base dei criteri previsti dalla legge. Si tratta di un aspetto – ha concluso – al quale la Farnesina tiene in particolar modo, alla luce del contributo che gli impiegati a legge locale garantiscono ogni giorno nelle Ambasciate e nei Consolati in tutto il mondo”.
Nella sua replica, Nissoli si è detta solo “parzialmente soddisfatta” della risposta. “Le misure proposte dal Governo contribuiscono a sanare solo in parte le carenze attuali”, ha osservato la parlamentare eletta all’estero, prima di ribadire la “necessità di una modifica normativa per definire in maniera strutturale il quadro delle risorse destinate al personale a contratto” e infine auspicare “l’avvio di una seria riflessione già a partire dall’esame del disegno di legge di bilancio”. (aise)