ROMA\ aise\ – Riprendere l’iter per l’aggiornamento delle convenzioni internazionali di sicurezza sociale per “porre fine ad una discriminazione tra categorie di lavoratori italiani all’estero”. Questa la richiesta di Fucsia Nissoli, deputata di Forza Italia eletta in Centro e Nord America, che ha indirizzato una interrogazione in merito al Ministro degli esteri Enzo Moavero Milanesi.
Nella premessa, Nissoli ricorda che “durante la scorsa legislatura, la mozione sulla previdenza sociale, a prima firma dell’interrogante, presentata il 30 aprile 2014, ed approvata dall’assemblea della Camera il 19 marzo 2015, impegnava il Governo pro tempore ad aggiornare le convenzioni internazionali di sicurezza sociale con i Paesi terzi che risultassero obsolete in seguito ai cambiamenti intercorsi, a garanzia di una più adeguata ed ampia tutela previdenziale; tra gli accordi bilaterali da aggiornare – annota Nissoli – vi è anche l’accordo bilaterale di sicurezza sociale Italia-Stati Uniti, del 1973, che non contempla alcune categorie di lavoratori; tale necessità è stata ravvisata anche in occasione di un convegno che l’interrogante ha organizzato a New York nel 2015, con la partecipazione di dirigenti dell’Inps, di patronati e pensionati”.
“Essendo presenti nel mondo del lavoro italiano in Usa nuove figure professionali”, per Nissoli “risulta importante introdurre nella Convenzione di sicurezza sociale con gli Stati Uniti categorie di lavoratori finora escluse, in particolare gli iscritti all’ex-Inpdap, ora gestita dall’Inps, che spesso hanno posizioni previdenziali presso tale istituto e che non possono chiedere una prestazione a causa della mancata convenzione fra i due Paesi. Si assiste, in tali casi, ad una disparità di trattamento tra lavoratori pubblici e privati. Infatti, i lavoratori privati usufruiscono di un accordo bilaterale tra Italia e Usa (Social Security Administration statunitense (SSA)), mentre i lavoratori pubblici non ne beneficiano”.
La parlamentare eletta all’estero ricorda inoltre che “il 2 dicembre 2015, l’interrogante ha inviato una lettera al Sottosegretario pro tempore Mario Giro, dove chiedeva di adoperarsi affinché venisse posta nell’agenda del Governo, la modifica della Convenzione sulla sicurezza sociale tra l’Italia e gli Usa, per contemplare anche i lavoratori esclusi dalla Convenzione. Il 5 maggio 2016, l’allora Ministro Gentiloni, in risposta alla richiesta di informazioni dall’interrogante con lettera del 15 aprile 2016, ha scritto: “La informo che (…) sono state accolte le proposte di estendere le tutele previdenziali a categorie di lavoratori finora escluse, come i dipendenti pubblici. Le confermo quindi che la revisione dell’Accordo rientra tra quelli considerati prioritari dal Governo”; inoltre, in occasione dello svolgimento dell’interrogazione presentata dalla sottoscritta al Ministro del lavoro e delle politiche sociali pro tempore Poletti, del 22 febbraio 2017, il Governo confermava l’impegno ad avviare il negoziato per la modifica dell’Accordo bilaterale di sicurezza sociale Italia-Stati Uniti”.
A Moavero Nissoli chiede di sapere “se intenda fornire indicazioni circa l’iter e quindi anche i tempi previsti per aggiornare l’Accordo in questione e quindi porre fine ad una discriminazione tra categorie di lavoratori italiani all’estero”. (aise)