ROMA aise – Il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha risposto all‘interrogazione presentata oggi dall’on. Fucsia Nissoli, eletta all’estero di Scelta Civica, sulla nota vicenda della chiusura dei consolati.
Il ministro ha precisato che i criteri di chiusura dei consolati sono quelli rispondenti ad una razionalizzazione delle risorse umane, ridotte negli ultimi tempi, tanto che il personale del MAE è “la metà di quello della Francia, della Germania e del Regno Unito le cui reti estere sono paragonabili alla nostra”, ad un “obbligo dettato dalla spending review” e ad un terzo obiettivo che è “quello di liberare risorse da investire nei mercati emergenti dove non c’è nessuna presenza consolare”.
Quanto a Newark, il ministro ritiene che la comunità italiana sia ben integrata e in una posizione geografica che permette di raggiungere facilmente il Consolato Generale di New York che sarà la sede che ne erediterà le competenze. Quindi la decisione del ministero degli Affari esteri è quella di procedere alla chiusura del Consolato di Newwark, come da calendario.
Una decisione inaccettabile secondo l’on. Nissoli che nella replica al ministro ha insistito “sulla necessità di un punto di riferimento nel New Jersey perché è fondamentale per il nostro Sistema Paese soprattutto sul territorio di un nostro partner politico, economico e militare come gli USA”.
“In questo contesto –
ha incalzato la Nissoli – gli italiani d’America sono d’importanza strategica e sarebbe un errore che le istituzioni non ne tenessero conto, pertanto mi permetto di insistere – ha proseguito la parlamentare – che qualora non si rivedesse la chiusura del Consolato di Newark si disponga in tempi rapidi l’apertura di una Agenzia consolare”.
(aise)
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