Signor Presidente, Onorevoli Colleghi,
il disegno di legge in esame è finalizzato a garantire il sostegno finanziario dell’Italia a due importanti banche multilaterali: la Banca di sviluppo dei Caraibi e Banca interamericana di sviluppo (BIS). La prima è un’istituzione finanziaria regionale istituita da un accordo del 1969. Attualmente la Banca è costituita da 26 paesi membri, di cui 21 regionali. L’Italia è stata ammessa in qualità di membro non regionale il 2 novembre 1988. La seconda è una banca multilaterale di sviluppo che è fortemente impegnata nel sostenere i Paesi del Sudamerica, alla quale l’Italia ha aderito con la legge 13 aprile 1977, n. 191. Negli ultimi anni si è realizzato il più forte incremento di capitale nella storia della Banca con lo scopo di fornire un ingente sostegno finanziario ad Haiti. L’Italia è fortemente impegnata nel sostenere la Banca. In particolare, con il disegno di legge in esame aumenta la propria quota nel capitale della BIS all’ 1,965 per cento.
Con la sottoscrizione di azioni alle due Banche di sviluppo, l’Italia conferma il proprio impegno allo sviluppo economico globale e il proprio interesse alla internazionalizzazione, in linea con gli obiettivi di sviluppo del Millennio che prevedono, tra l’altro l’eliminazione della povertà e l’implementazione di una partnership globale per lo sviluppo con l’intenzione di diminuire il divario tra il Nord ed il Sud del mondo e l’accesso all’innovazione tecnologica.
Onorevoli Colleghi, noi riteniamo che la partecipazione al finanziamento di questi due strumenti di sviluppo possa essere considerata parte integrante del nostro impegno per il raggiungimento degli obiettivi del Millennio, che riflettono un consenso globale davvero notevole.
Peraltro l’adesione alle attività di queste istituzioni finanziarie non contrasta con le competenze delle regioni e degli enti locali e di incompatibilità con l’ordinamento dell’Unione europea.
Le ricadute sull’economia italiana derivanti dalle disposizioni del provvedimento in esame sono correlate sia all’effetto indiretto di stimolo al commercio mondiale, sia all’effetto diretto della possibile partecipazione di imprese nazionali alle gare d’appalto finanziate con i prestiti erogati dalle due istituzioni bancarie. Ritengo tuttavia che se vi fosse una maggiore informazione diretta verso le imprese italiane sulle opportunità di collaborazione con questi organismi l’impatto positivo sulla nostra economia potrebbe essere ancora maggiore andando ad aumentare le commesse già aggiudicate dalle imprese italiane che per il triennio passato, nel caso della BIS, sono state pari ad un ammontare di circa 91 milioni di dollari.
La mancata adozione della legge in esame, peraltro, risulta difficilmente sostenibile in quanto darebbe luogo ad una violazione degli impegni presi dall’Italia in sede internazionale. Inoltre, è necessario provvedere alla tempestiva approvazione del provvedimento in esame al fine di garantire la continuità dell’impegno assunto dagli ultimi tre esecutivi in favore dell’America Latina.
Signor Presidente, il Gruppo per l’Italia, convinto dell’importanza che tali strutture possano svolgere per una proficua politica di cooperazione con i Caraibi e l’America Latina sosterrà la partecipazione italiana alle banche multilaterali di sviluppo votando a favore di questo provvedimento.