(Roma, 23 maggio 2016) – Recentemente ho chiesto al Presidente dell’Inps, Prof.  Boeri, se è sua intenzione inviare la famosa busta arancione anche agli iscritti Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero). Il Presidente Boeri, nella sua gentile risposta, ha precisato che non pensano di inviare all’estero la busta arancione, ma che vorrebbero “estendere ai contribuenti all’estero l’accesso al servizio online che permette di avere stime della pensione futura”.

La motivazione risiede nel fatto che, generalmente, i lavoratori italiani all’estero non hanno una “contribuzione recente su cui sviluppare automaticamente la proiezione degli anni futuri” e quindi, al pari dei lavoratori residenti in Italia che si trovano nella stessa situazione contributiva, sono stati esclusi dall’invio della busta arancione.

In tale contesto, concordo con il Presidente Boeri sull’importanza di sviluppare campagne informative, anche all’estero, per far sì “che anche i residenti all’estero si dotino di PIN” in modo da poter usufruire del servizio web “La mia pensione”, che consentirebbe la consultazione della posizione assicurativa e la valutazione interattiva della pensione futura stimata. Il servizio sarà ulteriormente potenziato per gestire i contributi esteri.

Pertanto, auspico che i cittadini italiani all’estero possano presto connettersi a tale servizio dell’Inps e, conseguenzialmente, orientarsi sul loro futuro previdenziale. Considerata l’importanza di questo tema e di tutte le questioni inerenti la previdenza italiana all’estero, ho chiesto, in qualità di Segretario del Comitato parlamentare per gli italiani all’estero, all’on. Fabio Porta, che è il presidente di tale Comitato, di programmare una audizione del Presidente Boeri, in maniera che vi possa essere un dialogo aperto e costruttivo tra eletti all’estero e Inps sulla previdenza per gli italiani all’estero.