“La Legislatura è terminata”, sottolinea Nissoli, “e ripercorro con la mente le tante battaglie fatte per portare avanti gli impegni assunti con voi quando vi ho chiesto di darmi fiducia e accogliere le mie proposte per servire, nel Parlamento italiano, la comunità italiana che vive in America”.
“Ho sentito forte in me la necessità di portare avanti gli impegni assunti con voi ed ho colto tutte le occasioni che si sono presentate per sostenere le vostre e le nostre istanze”, prosegue Nissoli. “Mi sono impegnata sui temi della parità fiscale tra gli italiani all’estero e quelli che vivono sul territorio nazionale, sulla scuola e la promozione della lingua italiana, sul miglioramento dei servizi consolari, sulla promozione e tutela del Made in Italy, per una previdenza italiana all’estero adeguata alle necessità dell’oggi, per una Italia capace di abbracciare ancora i propri figli ridando loro la cittadinanza perduta”.
“Tutti temi che”, ricorda Nissoli, “sono stati oggetto di mie interrogazioni, mozioni approvate anche all’unanimità, ma che non ancora vedono la piena realizzazione, come quelle sulla previdenza e quella sulla tutela del Made in Italy. Temi sui quali ho prodotto progetti di legge, ho fatto emendamenti, come quello sulla scuola che ha cambiato la governance della scuola italiana all’estero rendendola più adeguata alle necessità del territorio”.
“Ho lottato con forza e tenacia per far sì che chi ha perso la cittadinanza dopo essere andato a vivere all’estero potesse riacquistarla con una semplice richiesta al Consolato competente e sentirsi pienamente italiano”, continua la deputata italoamericana. “Ho lavorato per migliorare i servizi consolari, renderli più efficienti ed efficaci e preservare la rete già presente sul territorio. Infatti, dopo le mie insistenze si decise di istituire un Consolato onorario a Newark, oggi pienamente operativo ed in grado di assistere i connazionali residenti in quella zona”.
“Mi sono impegnata in politica con la sensibilità di donna e di mamma che si prende cura dei bisogni della comunità”. Per Fucsia Nissoli “sono stati cinque anni di lavoro entusiasmante ed impegnativo su vari fronti, in un momento politico di cambiamenti che ha prodotto una nuova legge elettorale che, comunque, non modifica quella in vigore per l’estero, ad eccezione della possibilità di permettere la candidatura nella Circoscrizione estera anche ai residenti sul territorio italiano. Una modifica”, precisa Nissoli, “che ho prontamente criticato e che mina lo spirito istitutivo stesso della Circoscrizione estera”.
Soffermandosi sul voto all’estero, la coordinatrice di FI osserva che “è stato una grande conquista, ma bisogna che sia veramente rispondente al dettato costituzionale di libertà e segretezza, lontano da ogni possibilità di brogli, e quindi in grado di portare la grande risorsa della rete degli italiani all’estero dentro le Istituzioni nazionali. Una risorsa importante che vorrei entrasse a far parte a pieno titolo delle strategie del nostro Sistema Paese e delle politiche pubbliche del Governo. Un impegno che sento di assumere e che già sto portando avanti perché senza una coscienza dell’importanza dell’emigrazione sarà difficile perorare le questioni di interesse della comunità italiana all’estero”.
“Continuerò nel mio impegno in maniera costruttiva, rispettosa delle idee e dei valori di ciascuno”, assicura Nissoli, “e mi aspetto da parte degli altri candidati un’azione politica basata sul confronto leale e sulla forza delle proposte e non sulla violenza degli insulti e l’inganno delle notizie false. Ho sempre operato non per il mio interesse, ma per servire e unire le nostre comunità all’estero e su questa linea”, conclude, “continuerà il mio impegno”. (aise)