A man reacts while talking to police officer near the scene of shooting at the Emanuel AME Church in Charleston, South Carolina, June 17, 2015. A gunman opened fire on Wednesday evening at the historic African-American church in downtown Charleston, South Carolina. REUTERS/Randall Hill TPX IMAGES OF THE DAY
(Roma, 19 giugno 2015) – “L’episodio di Charleston, in South Carolina, dove, nell’Emmanuel African Methodist Episcopal Church, vi è stato il massacro di 9 fedeli in preghiera da parte del giovane razzista Dylann Storm Roof, ci deve spingere a riflettere sul significato di convivenza e di sicurezza. Quella chiesa è nel registro nazionale dei luoghi storici, anche a memoria delle battaglie contro il razzismo che quella comunità afroamericana ha sostenuto. Lì vi è l’America più profonda, con grande senso della dignità anche se nella povertà. E’ un’America che chiede giustizia e che ha diritto ad averla. Per questo mi associo pienamente alle parole del Presidente Obama che condanna chiaramente la facilità con cui è possibile procurarsi un’arma negli USA.
Credo, che negli USA si debba fare un passo indietro per farne due in avanti verso lo stato di diritto, questa volta allineandosi agli altri Paesi sviluppati, attuando adeguate restrizioni al possesso di armi offensive. La direzione intrapresa sembra essere quella giusta con la firma, nel settembre del 2013, del “Trattato internazionale sul commercio delle armi”. Infatti, ciò costituisce una buona base culturale per una politica della convivenza civile senza violenza”. Questo è quanto ha dichiarato l’on. Fucsia FitzGerald Nissoli (eletta nellla Circoscrizione Estero – Ripartizione Nord e Centro America) in seguito al massacro di Charleston.