Camera dei Deputati
XVII LEGISLATURA
Resoconto stenografico dell’Assemblea
Seduta n. 252 di mercoledì 25 giugno 2014
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo degli Stati Uniti d’America sul rafforzamento della cooperazione nella prevenzione e lotta alle forme gravi di criminalità, fatto a Roma il 28 maggio 2009 (Approvato dal Senato)
(Dichiarazioni di voto finale) PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Fitzgerald Nissoli. Ne ha facoltà. FUCSIA FITZGERALD NISSOLI. Presidente, onorevoli colleghi, la ratifica dell’Accordo al nostro esame fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo degli Stati Uniti d’America sul rafforzamento della cooperazione nella prevenzione e lotta alle forme gravi di criminalità rappresenta un passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata, in linea con i programmi già avviati tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America. Ritengo che il presente Accordo sia di fondamentale importanza per la cooperazione nella lotta alla criminalità organizzata transnazionale ed aggiunge un ulteriore tassello al Trattato di Prüm, che è in vigore tra alcuni Paesi dell’Unione europea, così da avere un’area di scambio di informazioni ancora più vasta ed economicamente sviluppata, che, tendenzialmente, attira la malavita organizzata quale luogo di affari illeciti. L’intesa, che si ispira al Trattato di Prüm, si inserisce bene nella cornice definita dalla Convenzione di Palermo del 2000, fulcro della lotta alla criminalità organizzata a livello internazionale e, pertanto, risponde pienamente alle aspettative che derivano dalla possibilità dell’impiego dell’innovazione tecnologica per rafforzare la cooperazione di polizia fra i due Paesi al fine di contrastare e stroncare le forme malavitose che hanno dimensioni transatlantiche.
Abbiamo già una condivisione europea, se pur limitata ad alcuni Paesi, dei dati genetici e con questo Accordo individuiamo le forme opportune, nel rispetto dei diritti umani e della tutela della privacy, per condividere tali dati con gli Stati Uniti. Tale provvedimento, come pure il Trattato di Prüm, rispetta la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, oltre ai trattati e alle convenzioni internazionali sensibili alle tematiche in oggetto. Siamo convinti che la condivisione di informazioni, secondo il principio della disponibilità e reciprocità, e la facoltà di interrogazioni automatizzate dei dati dattiloscopici e dei profili del DNA tra Italia e Stati Uniti permetterà di ottenere risultati efficaci e tangibili là dove è ormai chiaro ed evidente che questi dati rappresentano un potente mezzo per la determinazione dell’innocenza o della colpevolezza di un
individuo. Sappiamo tutti che l’uso delle nuove tecnologie pone anche un problema di metodologie e che al fine di realizzare un sistema efficace ed efficiente è necessario raggiungere un’armonizzazione delle regole scientifiche, tecniche e giuridiche relative alle banche dati del DNA e facilitare lo scambio di informazioni tra i rispettivi database dei vari Stati. Questo provvedimento affronta anche gli aspetti tecnici di adeguamento delle strutture deputate allo scambio di informazioni prevedendo anche un budget adeguato ma che tuttavia ha bisogno di maggiore trasparenza in fase di realizzazione, dati i costi rilevanti che si profilano. Come ha fatto notare il Viceministro Pistelli durante l’esame del provvedimento in Senato, siamo in ritardo di qualche anno nel rendere esecutivo tale Accordo e questo non giova alla lotta contro la criminalità internazionale, soprattutto quando abbiamo un interlocutore sensibile al tema come gli Stati Uniti d’America, una ragione in più, dopo l’accoglimento delle riserve manifestate dal Garante per la protezione dei dati personali, per votare a favore della ratifica di questo importante Accordo. Da italiana residente negli Stati Uniti, voglio ricordare la figura di Joe Petrosino, eroe positivo della lotta contro la criminalità organizzata in USA a capo dell’Italian Squad. Con questo provvedimento vogliamo dare un ulteriore strumento ai tanti Petrosino, ai tanti Falcone che non conosciamo ma che combattono ogni giorno il malaffare in Italia e negli Stati Uniti. Pertanto, ratifichiamo questo Accordo seguendo principio che ci trova favorevoli ad accogliere ogni iniziativa volta a migliorare la cooperazione tra Stati nella lotta contro ogni forma di criminalità transfrontaliera e di terrorismo (Applausi dei deputati del gruppo Per l’Italia).