Nissoli (Forza Italia Nord e Centro America): Vogliamo tornare a vivere e chiediamo la rimozione del “Biden Travel ban”.
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ROMA\ aise\ – Garantire la “giusta forma contrattuale ai lavoratori Ice negli Stati Uniti d’America”. È quanto chiede Fucsia Nissoli, deputata di Forza Italia eletta in Centro e Nord America, in una interrogazione al Ministro degli esteri Di Maio.
Nella premessa, Nissoli riporta quanto riferitole “da connazionali iscritti all’Aire” secondo cui “l’istituto del commercio estero negli Stati Uniti ha in essere contratti di lavoro autonomo con i propri dipendenti che, nella realtà dei fatti, svolgono un lavoro di tipo subordinato; tale forma contrattuale determina a carico dei lavoratori un’imposizione di tasse federali e statali superiore a quella prevista per il lavoro subordinato”, spiega Nissoli, che chiarisce: “per la legislazione americana, infatti, i lavoratori che “timbrano il cartellino”, come il caso dei lavoratori Ice in Usa sono da considerarsi a tutti gli effetti lavoratori dipendenti”.
“In tale contesto, – continua la parlamentare – il Governo federale Usa impone a questi lavoratori Ice di anticipare le tasse ogni tre mesi, con una aliquota del 40,5%, senza poter usufruire di quei benefici di legge che consentono ai lavoratori autonomi di detrarre ogni tipo di spesa atta alla conduzione della loro attività. Inoltre, tali lavoratori sono soggetti al pagamento di una imposizione fiscale statale che va dal 6 per cento al 7 per cento. Di conseguenza, lo stipendio netto si riduce notevolmente, diventando circa la metà di quello lordo”.
Secondo Nissoli, dunque, “ci si trova di fronte ad un trattamento discriminatorio verso personale di una stessa struttura dello Stato italiano che svolge lo stesso lavoro di chi è assunto come dipendente, creando un indubbio disagio a questi nostri connazionali che prestano la propria attività presso l’Ice con la forma del contratto autonomo pur svolgendo un lavoro subordinato”.
Per questo la deputata chiede al Ministro “quali iniziative intenda porre in essere, per quanto di competenza, al fine di porre fine a quella che appare all’interrogante come una discriminazione e affinché sia garantita la giusta forma contrattuale ai lavoratori Ice negli Stati Uniti d’America”. (aise)