Voto all’estero: Il Vice Ministro degli Esteri, Mario Giro, rassicura l’on. Nissoli( DES-CD) circa regolarità del voto all’estero
(Roma, 9 novembre 2016) – Oggi, il Vice Ministro degli Esteri, Mario Giro, ha risposto, in Commissione esteri della Camera dei Deputati, all’interrogazione dell’on. Fucsia FitzGerald Nissoli (eletta all’estero – Ripartizione Nord e Centro America) che chiedeva chiarimenti sull’operato del Governo per garantire la sicurezza del voto all’estero in vista delle prossime consultazioni referendarie.
Infatti, l’on. Nissoli, ricordando che “in questi pochi anni di voto all’estero, espresso per corrispondenza dai cittadini italiani residenti all’estero, c’è un fantasma che ha sempre aleggiato sulle modalità dell’esercizio di questo diritto e cioè quello dei brogli”, ha chiesto di conoscere come ha agito il MAECI per garantire la segretezza e la libertà di voto secondo quanto sancito dall’art. 48 nella nostra Costituzione.
Il Vice Ministro Giro, nella sua risposta, ha ringraziato l’on. Nissoli per aver sollevato il problema ed ha innanzitutto assicurato che il MAECI “ha prontamente diramato – come in occasione di ogni consultazione elettorale svolta ai sensi della Legge 459/2001 – specifiche istruzioni a tutta la rete diplomatico-consolare circa la corretta applicazione delle norme di Legge in materia di voto all’estero”.
“Abbiamo dato – ha detto il Vice Ministro – precise istruzioni agli Uffici consolari di prestarla massima attenzione a tutte le delicate fasi organizzative del processo elettorale”.
“E’ stato raccomandato alle Sedi – ha proseguito il Rappresentante del Governo – di vigilare accuratamente sullo svolgimento , anche sul piano pratico, delle procedure condotte da fornitori di servizi esterni (vettori aerei, tipografie, servizi postali, personale interinale, eventuali servizi di sorveglianza, etc.). Inoltre, è stato chiesto alla rete diplomatico-consolare di verificare con scrupolo la rispondenza quantitativa e qualitativa (anche attraverso analisi a campione) del materiale elettorale stampato rispetto a quanto ordinato, vincolando per iscritto le imprese alla non divulgazione a terzi dei facsimili e alla non accettazione di incarichi di stampa del medesimo materiale per nessun altro. A tal fine le Sedi sono state istruite affinché le operazioni di stampa e imbustamento siano supervisionate da personale della Sede, ponendo particolare attenzione alla qualità del materiale, come ad esempio l’efficace sistema di chiusura delle buste”.
Invece, per quanto riguarda la questione dei recapiti dei plichi elettorali, il Vice Ministro Giro, “nel sottolineare che spetta ai connazionali comunicare eventuali aggiornamenti dei propri dati anagrafici presso il Consolato”, ha ricordato che “la rete delle Sedi estere ha ricevuto l’istruzione di concordare ogni aspetto di tale procedura con il vettore prescelto, in modo da evitare – per quanto possibile la mancata consegna del materiale elettorale”. Inoltre, il Vice Ministro ha assicurato che “è stato chiesto alla rete di prendere accordi precisi circa le modalità di consegna in sicurezza all’ufficio consolare delle buste restituite dagli elettori , comprimendone al massimo i tempi di giacenza” ed ha evidenziato, infine, che “ il materiale residuo sarà rigorosamente contabilizzato e conservato in sicurezza, così come le buste pervenute dagli elettori, assicurando una continua catena di conservazione e controllo”.
L’on. Nissoli, nel dichiarare la sua soddisfazione per le assicurazioni ottenute, ha preso atto che “ il Governo ha posto in essere quanto necessario a garantire la libertà e segretezza del voto e prevenire i possibili brogli”. Tuttavia, successivamente, la stessa on. Nissoli ha fatto notare che “per risolvere il problema bisogna intervenire alla radice modificando le modalità di voto, in maniera che siano più snelle, meno costose e più sicure”.