Signor Presidente, on.li Colleghi, Signor Rappresentante del Governo,
abbiamo presentato delle mozioni sul Made in Italy con l’intento di porre l’attenzione al tema in occasione del semestre di Presidenza italiana dell’Ue e per rilanciare il nostro prodotto di qualità sia per quanto concerne i consumi interni che nei mercati internazionali.
In particolare, nella mozione di cui sono prima firmataria, oltre all’impegno in seno al Consiglio Ue per arrivare al più presto all’approvazione del regolamento recante la disciplina sul made in, abbiamo chiesto, anche in base alla mia sensibilità di italiana all’estero, di implementare, presso le nostre sedi diplomatiche, la presenza di uffici anticontraffazione con il compito precipuo di tutelare il made in Italy.
Tralascio le cifre sul danno prodotto dalla contraffazione, ne abbiamo già parlato in sede di discussione generale, ma mi preme richiamare quanto la contraffazione sia nociva per la nostra economia sotto ogni punto di vista, visto che il made in Italy comprende, da un lato, i prodotti tipici, espressione di un determinato territorio che conferisce loro particolare qualità e gusto, circa il 10% dell’intera nostra produzione, dall’altro lato il made in Italy è rappresentato da altri prodotti, la cui “italianità” è l’espressione viva della nostra tradizione culturale, del nostro know-how, della sapienza imprenditoriale degli agricoltori e degli industriali. E’ un know-how che comprende anche la capacità di mettere insieme le cose per creare un novum in grado di costruire l’immagine dell’Italia nel mondo.
Purtroppo ci troviamo in un momento in cui il nostro sistema economico perde competitività, non riesce ad attirare gli investimenti esteri a sufficienza sistema economico italiano perde da diversi anni competitività, mentre l’agricoltura ha in se stessa le caratteristiche per competere sul piano della qualità. Basta ripartire dal territorio, dall’ambiente e dalla cultura del nostro paese e comunicarli al mondo attraverso i prodotti della nostra enogastronomia. L’Italia ha questa grande opportunità, oltre alla tecnologia, alla scienza, all’arte, ha quel di più di cui gli altri Paesi non possono godere e che deve essere valorizzato nel nostro export, anche attraverso una filiera che garantisca la qualità e riduca al minimo le manovre di contraffattori e truffatori.
Una filiera che trova nel ristorante italiano di qualità la sua espressione ultima proteggendo dalla concorrenza sleale chi investe nella ristorazione di qualità.
Oggi, possiamo contare circa 72.000 punti ristorazione italiani nel mondo, tra con trattorie, ristoranti e pizzerie, pari, all’incirca, al numero presente sul territorio nazionale. Una rete importante, che serve circa 3 milioni di clienti al giorno con un giro di affari di ben 30 miliardi di dollari, che affiancata a quella delle comunità italiane nel mondo può contribuire al rilancio del made in Italy, oltre che a vigilare sulla qualità del vero prodotto italiano, oggi messo in crisi dalla contraffazione e dal cosiddetto italian sounding.
Il Made in Italy è attrattivo perché attrattiva è la nostra cultura, oggi con questa mozione vogliamo spingere il Governo a serrare le fila ed a lavorare per tutelarlo oltre che promuoverlo nei vari contesti interni ed internazionali, nell’ambito delle trattative per gli accordi commerciali e nell’implementare percorsi di qualità per i consumatori. Per queste ragioni chiedo di votare la nostra mozione, chiedo di votare per il made in Italy e per la tutela del nostro patrimonio culturale.